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al testo di Serenella Menichetti
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Ecco che le narici, s'imbevono di mare. E la sua musica sul silenzio soffia. Freme di vita il mare.
I sensi ammaliati inseguono le voci. Come sulla battigia l'onda, s'infrange il cellulare. E la borsa di Prada e i vestiti firmati volano nel vento.
Rimane un mare calmo: Specchio veritiero della tua anima. Trivella che perfora la tua roccia. Tastiera azzurra del tuo computer che fossili di parole fa sgorgare.
Contenitore del tuo amore: come Afrodite partorito dalla spuma e smarrito tra le maree del tempo.
Letto quieto della tua eternità quando non resterai, che polvere di luna.
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